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di Enzo Scalfarotto - Porto di Genova 16 giugno 2007 Il maggior quotidiano genovese "Il Secolo XIX" così titolava "La nave-libellula salpa dal porto antico". Con un titolo così intrigante non si poteva che andare a vedere di persona di che nave si trattasse. Il "Proteus", così si chiama, lo trovai ormeggiato al porto antico di Genova accanto all'Acquario ed alla Biosfera. La prima impressione è quella di un catamarano ma dargli una definizione nautica precisa è difficile, trattandosi di una imbarcazione del tutto particolare. I progettisti sono italiani, Ugo e Isabella Conti, e l'incredibile natante è stato costruito ed è di proprietà della Marine Advanced Research Inc.di San Francisco che lo ha definito WAM-Vtm "Wave Adaptive Modular Vessel" sottoponendolo a test nell'Oceano Pacifico. Il "Proteus" fa parte di una nuova classe di imbarcazioni ultraleggere, modulari, a basso consumo di carburante, a basso pescaggio, capace di adattarsi alla superficie del mare. La sovrastruttura è formata da due archi di sostegno, fissati con molle di titanio e alluminio a due enormi scafi rigidi che contengono i motori. Sotto il ponte, alto otto metri, si trova una cabina panoramica per due persone d'equipaggio ma, per semplici crociere, ne può ospitare sei. Ha un'autonomia tra le 2 e le 5mila miglia ed una velocità di crociera di una quindicina di nodi. l "Proteus" potrà essere utilizzato come piattaforma per i subacquei, come laboratorio di analisi, per controllare aree marine protette ed adoperato, data la sua versatilità, in molte altre attività. Attualmente sta svolgendo una crociera nelle zone protette italiane.