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ARA SAN JUAN "perso"


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Un sottomarino argentino, il SAN JUAN, non risponde alle chiamate ...

 

http://www.rionegro.com.ar/argentina/el-submarino-argentino-ara-san-juan-perdio-contacto-y-lanzan-un-rescate-DG3932173

 

 

EDIT: da Wikipedia ... El 16 de noviembre de 2017, mientras realizaba tareas de control en la zona económica exclusiva de Argentina, el submarino desapareció obligando al Comando Naval de Tránsito Marino a desplegar un operativo de rescate en la que participaron dos unidades de búsqueda superficial con capacidad de operar en profundidad, más una aeronave. El incidente se produjo a la altura de Puerto Madryn, 15 millas mar adentro.

Edited by Luiz
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La marina britannica ha offerto aiuto.

Sarebbe questo la prima collaborazione dalla guerra delle Falklands?

 

https://news.sky.com/story/argentinian-military-submarine-ara-san-juan-missing-at-sea-for-two-days-11130303

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Più probabile che la traccia giusta sia questa:

 

http://www.repubblica.it/esteri/2017/11/23/news/sottomarino_disperso_anomalia_acustica_poco_dopo_l_ultimo_contatto-181866322/

 

Non lo dicono, ma il rumore è quello del cedimento delle strutture quando il sottomarino scende oltre la sua profondità massima di resistenza.

Mi sembrava strano che i sistemi di rilevamento USA non avessero rilevato il segnale, forse è vero che per identificarlo ci vuole tempo, bisogna incrociare i dati da molti rilevatori sparsi per il mondo.

O forse hanno voluto aspettare a dirlo fino a quando lo hanno chiesto gli argentini.

Sono morti tutti poche ore dopo l'ultimo contatto radio, come supponevo fin dall'inizio.

Questi sottomarini per nazioni come l'Italia e l'Argentina sono dal punto di vista militare completamente inutili, pericolosi solo per chi ci sale sopra.

A meno che gli argentini abbiano intenzione di perdere un'altra guerra per le Falkland.

Non mi sembra proprio il caso.

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Finalmente sulla stampa escono delle notizie tecnicamente corrette, oltre che qualche informazione in più.

 

http://www.quotidiano.net/esteri/sottomarino-argentino-1.3567074

 

Si scopre che il comandante aveva già segnalato anomalie e stava rientrando al porto più vicino.

La Marina argentina inizialmente non lo aveva detto.

Probabile che sia entrata ancora acqua dallo snorkel e che abbia causato un esplosione anche nel secondo gruppo di batterie.

Nell'articolo è detto correttamente che affondando il sommergibile è imploso, non esploso.

Meglio così, almeno sono morti subito invece di passare giorni di agonia sul fondo senza possibilità di soccorso.

Mi domando se questi sommergibili siano idonei a navigare in condizioni di burrasca.

Lo fanno normalmente o si preferisce tenerli in porto quando il mare è troppo brutto?

Chiedo lumi agli esperti.

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Notizie anche più precise sono sul sito Wikipedia.

 

https://it.wikipedia.org/wiki/ARA_San_Juan_(S-42)

 

"Il 23 novembre il governo argentino viene informato dal proprio ambasciatore a Vienna, Rafael Grossi, che l'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBTO) con le due proprie stazioni idroacustiche HA10 (ubicata sull'isola di Ascensione) e con la HA4 (ubicata nelle isole Crozet), ha registrato una forte esplosione alle 13:51 UTC, ovvero le 10:51 locali del 15 novembre, rilevandola a -46.12 di latitudine e -59.69 di longitudine, cioè poco più di 3 ore dopo e a circa 30 miglia nautiche a nord dall'ultimo punto nave conosciuto, fornito al comando della Marina dal sottomarino stesso."

 

Quindi il rilevamento dell'esplosione non era stato comunicato agli argentini dagli USA, come credevo.

Comunque anche gli USA lo hanno certamente rilevato con il loro sistema, ma hanno preferito stare zitti o comunicarlo in via riservata.

Il sistema CTBTO è stato messo in piedi per rilevare esperimenti nucleari sottomarini o sulla superficie del mare come quello nell'Oceano Indiano Meridionale il 22 settembre 1979 fatto dagli israeliani con complicità dei Sud Africani.

Oh Dio, Potevo dirlo?

Dimenticavo che il governo israeliano non ammette di avere la bomba atomica.

Adesso diranno che sono antisemita!

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Altre notizie sono uscite sul sito del Corriere:

http://www.corriere.it/esteri/17_novembre_28/sottomarino-scomparso-acqua-sistema-ventilazione-causo-corto-circuito-forse-imploso-55f2805a-d415-11e7-b070-a687676d1181.shtml

 

Il giornalista fa un po' di confusione, ma la ricostruzione degli avvenimenti dovrebbe essere questa:

ore 7 30' ultima comunicazione di routine, tutto regolare, naviga in immersione propulso dai diesel a quota snorkel

ore 8 52' il comandante comunica che è entrata acqua dallo snorkel, che ha raggiunto le batterie, che c'è stato un incendio e che un gruppo di batterie è fuori uso.

La situazione è critica, ma ancora controllabile.

Gli viene ordinato di rientrare al più presto possibile.

Dopo si possono fare solo ipotesi.

Probabile che sia entrata altra acqua e che abbia raggiunto anche il secondo gruppo di batterie; potrebbe esserci stata una esplosione che ha danneggiato in sommergibile facendolo affondare, ma più semplicemente che sia rimasto senza energia, che non sia potuto riemergere e sia affondato lentamente.

ore 10 51' rilevato il rumore causato dall'implosione quando il sommergibile scende al di sotto della sua quota di resistenza.

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Ieri sera ho partecipato, insieme agli amici della locale sezione dell'A.N.M.I., alla Santa Messa in suffragio dei Soci deceduti e dei Caduti in mare; ammetto che per parte della funzione il mio pensiero è andato a quei 44 marinai in fondo al mare.

 

Passando ad altro, Facebook è spesso una sentina del vizio, ma è anche un posto dove si possono trovare analisi valide sugli argomenti che ci interessano.

Riporto qui di seguito un'interessante analisi dell'ammiraglio Guastadisegni sui fatti di cui stiamo parlando, tratta dalla sua pagina FB:

 

Il sommergibile argentino era un sommergibile convenzionale con propulsione diesel-elettrica.
Questi battelli navigano in immersione con l’energia delle batterie e periodicamente devono raggiungere la quota “Snorkel” (non emergere) per innalzare la canna di aspirazione che, una volta uscita dalla superficie del mare, consente di aspirare l’aria necessaria a mettere in moto i diesel per ricaricare le batterie.
La canna snorkel è dotata di appositi valvoloni che si chiudono automaticamente quando un sensore viene bagnato dall’acqua per evitare di imbarcare troppa acqua di mare. Naturalmente un po’ di acqua entra comunque ma viene raccolta in un apposito pozzetto che poi viene esaurito con pompe di drenaggio o per semplice travaso.
Nella fattispecie il battello navigava in oceano Atlantico con una tempesta in atto con onde alte fino a otto metri (dichiarato dalla marina argentina).
Le mie ipotesi:
Dopo aver atteso inutilmente che il mare si calmasse, il battello ha lentamente esaurito l’energia delle batterie e si è trovato nella urgente necessità di mettere in moto un diesel per produrre la necessaria energia elettrica. Alzata la canna snorkel ha iniziato la carica delle batterie nonostante la tempesta in corso. Sicuramente il battello rollava e beccheggiava come un tappo di sughero mettendo l’equipaggio in grave difficoltà. Molto probabilmente qualche onda più alta delle altre ha sommerso la canna causando l’ingresso di acqua di mare. Considerando l’altezza delle onde si può immaginare che il battello rollasse molto violentemente consentendo all’acqua entrata di fuoriuscire dal pozzetto e invadere il battello raggiungendo il locale batteria. In questo caso è inevitabile il corto circuito e probabilmente il blackout dell’energia elettrica e, forse anche un principio d’incendio a causa delle scintille (per non parlare della possibilità di sviluppo del letale gas cloro).
Il battello, improvvisamente appesantito dall’acqua entrata, senza energia elettrica e quindi senza possibilità di manovra propulsiva e di alimentazione alle pompe di esaurimento o agli impianti per l’emersione di emergenza, ha cominciato a precipitare verso il fondo. Immagino il marasma a bordo, la confusione, l’impossibilità di agire e l’atmosfera degradata da fumi, gas e fiamme … a bordo di un sommergibile in mare qualunque piccola avaria se non affrontata e risolta con tempi rapidissimi può diventare una tragedia.
Un allagamento incontrollato causa l’affondamento. Un incendio incontrollato causa il soffocamento dell’equipaggio. Un blackout totale causa la paralisi di tutti gli impianti. A tutti questi eventi si può porre rimedio con un maniacale addestramento agli interventi d’emergenza. Potrei raccontare almeno 10 episodi molto pericolosi dai quali siamo usciti solo grazie ai nostri automatismi comportamentali.
Gli argentini non sono stati così fortunati.
L'emersione rapida sarebbe stata possibile se il battello fosse stato dotato di un impianto di esaurimento rapido delle casse zavorra con funzionamento NON elettrico ... non mi risulta che l'avesse e la manovra manuale non è abbastanza rapida sempre che ci sia il tempo di attuarla.
Il battello è sceso verso gli abissi e alla profondità di 1200 metri, secondo i calcoli teorici di progetto, è imploso causando la morte istantanea di tutto l’equipaggio fino a quel momento sopravvissuto.

 

 

 

 

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