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Dobbiamo cominciare a preoccuparci ?


CARABINIERE
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Sempre più dubbi sui criteri progettuali costruttivi e di qualità delle nuove costruzioni (e dei sistemi propulsivi)

 

Il Caccia ( non so fino a quanto sia giusto classificarlo D, Destroyer) più costoso mai costruito per la US Navy mai costruito è già in avaria, altro campanello di allarme dopo la serie di incidenti che si sono susseguiti sulle LCS ( e sui Daring della R.N.)

Lo USS Zumwalt , D1000, era partito dai cantieri Bath Iron Works per iniziare un  viaggio di 3 mesi  sino alla sua base operativa , in California, a San Diego.

Il trasferimento costituisce (costituiva) il periodo di shakedown, con un’ addestramento molto intenso,  per una operativita preliminare dell’ unità, che sarà pienamente raggiunta solo nel 2018.

L’ avaria, che riguarda l’ apparto propulsivo, è stata scoperta alla prima sosta del viaggio, a Norfolk.

L’ avaria sembra riguardi tracce di acqua di mare nel circuito di lubrificazione di uno dei gruppi di propulsione

 Anche in questo caso siamo in un quadro di propulsione elettrica, con una (supposta) ridondanza di sistemi di generazione, che permettono una serie nutrita di configurazioni.

L’ avaria non deve essere lieve, ma tale che - malgrado l’ermetismo sui dettagli – richieda riparazioni a fondo, forse non solo in banchina.

Il tempo previsto è di almeno due settimane, e questo da un’ indicazione della gravità dell’ accaduto, considerando la mobilitazione dei cantieri, ancora responsabili della nave, e della US Navy stessa.

Questo potrebbe influire sull’ evento (abbastanza epocale e già pubblicizzato) della consegna alla US Navy, previsto a Baltimora per il 15 ottobre

Dopo la consegna, lo Zumwalt , nel suo trasferimento a san Diego, dovrebbe progressivamente i sistemi di missione (e armamento) per una prima attività, anche se come detto la sua entrata in squadra non dovrebbe avvenire prima del 2018, periodo necessario non solo precauzionale per provare a fondo un’ unità di tale complessità

Lo Zumwalt, come unità capoclasse (e la prima di queste dimensioni) ,  è la prima grande nave di superficie  della Us Navy ad adottare un sistema integrato di generazione di energia (IPS), la cui potenza dovrebbe assicurare  sufficiente disponibilità (e si spera riserva) sia per sistemi di piattaforma che per i sistemi e l’ armamento (non dimenticando che lo Zumwalt è la prima unità regolarmente dotato di cannone elettromagnetico).

La potenza installata, secondo i dati ufficiali, dovrebbe aggirarsi sui 78 megawatt in totale.

Senza troppo generalizzare, sistemi analoghi sono al centro delle ripetute avarie segnalte negli ultimi tempi, sia nella US Navy che nella R.N.

 

 

Difficile comunque non riconoscere negli Zumwalt, al di la del loro costo, il possibile ruolo di nuova “spina dorsale della flotta” (escludendo quini le portaerei, le vere capital ships), unità da blue waters che  asscura compiti più tipici di incrociatori che di unità “medie”, polivalenti:  con i suoi 186 m di lunghezza e 25 m di larghezza ritengo persino inutile confrontarlo con gli attuali  grandi caccia  Arleigh Burke , con 154 m di lunghezza ed oltre 20 m di larghezza.

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Lo Zumwalt è certamente l' unica nave che  - molto teoricamente - dispone di energia sufficiente per utilizzare un cannone elettromagnetico

Dico teoricamente, perche essendo una nave un compromesso, tale che tutti i servizi essenziali possano funzionare allo stesso tempo, resta da vedere che non succeda come sui Daring inglesi.   Bisogna che l' ottimizzazione, quale compromesso comodo, ed oggi molto usuale da parte di progettisti "poco navali", sia tale che quando il cannone elettromagnetico sia in uso consenta la piena efficienza di tutti gli altri sistemi di bordo-

Su questo concetto di ridondanza si basa  (o dovrebbe basarsi) la progettazione delle unità navali.

Riguardo al cannone elettromagnetico, a cui forse sarebbe il caso di dedicare qualche parola in più, oltre a non confonderlo come ha già fatto qualcuno con il "cannone laser", già in prova a bordo di altre navi, esistono molti dubbi, come sistema "divoratore di energia", al punto che sono in avanzato sviluppo sistemi alternativi.

Prima ancora di provare il sistema, una delle "novità assolute" di questa unità stellare a tutti gli effetti, rimane il problema dell' affidabilità della piattaforma, messa in dubbio dill' incidente segnalato

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Il cannone elettromagnetico, o railgun

 

Il futuristico cannone della US Navy, o railgun, appena installato sullo Zumwalt, ha la possibilità di sparare un proiettile con una velocità sino a 9000 kmh all'ora, e - quello che conta - molto più a buon mercato di un missile.

Un successo ma anche una valutazione scoraggiante visto che il Pentagono sta già pensando ad alternative al railgun che richiedano minore concentrazione di energia e siano più facilmente impiegabile.

La prima domanda che si pone oggi è se i proiettili del railgun potrebbero essere sparati da cannoni più convenzionali, con gli stessi effetti ed a un costo inferiore...

La seconda domanda è se il questo tipo di arma, al di la dell’affidabilità da provare, è già matura per l’installazione a bordo?

 

Lo schema di funzionamento è abbastanza semplice: una sorta di proiettile decalibrato, sabot – costituito da un nocciolo di tungsteno inserito all’ interno di un involucro metallico,  viene caricato nell’ arma, senza la carica propulsiva (esplosivo) : l’ arma al posto della tradizionale canna ha due lunghe rotaie e dei condensatori  “sparano” un’ enorme quantità di energia, intorno 32 Megajoule, sul proiettile creando un campo elettromagnetico che spingono il proiettile spesso sulle rotaie ad altissima velocità.

 

Il sistema era stato voluto dal Pentagono come un'alternativa economica ai missili per portate di 100 miglia di distanza, eliminando cosi da bordo i sempre pericolosi esplosivi delle cariche di lancio.   Con ricerche sviluppatesi nell’ arco di un decennio, ed hanno interessato diverse branche delle FFAA, sono stati investiti mezzo miliardo di dollari.  

L’ arma è stata destinata ai nuovi caccia della classe Zumwalt, l’unica progettata e costruita praticamente in base alla generazione elettrica, con 78 megawatt installati ( non è ben chiaro quanto di questa capacità dedicata a quest’ arma).

Costi astronomici, tra i 4 ed i 5 miliardi di dollari per esemplare, che hanno ridotto la classe da 10/12 unità in programma a solamente 3 unità

Anche se il punto iniziale dello sviluppo era la ricerca di una alternativa a sistemi missilistici, già nel 2012 le prove avevano dimostrato che era possibile impiegare raiguns in alternativa ai pezzi da 127 mm (5”) che costituiscono l’armamento principale delle unità della US Navy, con velocità del proiettile dell’ ordine di 7 mach, ossia più del doppio di quella degli attuali proiettili da 127 mm (intorno ai 3 mach) .

 

Le conclusioni del Pentagono girarono intorno alla possibilità, con i railgun, di ottenere rapidamente ed a minor costo le stesse prestazioni che, con studi ed esperimenti in corso da tempo, sul munizionamento iperveloce destinato ai cannoni tradizionali.

 

Sulla base dei primi risultati, nello scorso maggio 2016 il Pentagono ha chiesto autorizzazioni per investire altri 800 milioni di dollari attraverso un programma segreto, gestito dallo Strategic Capabilities Office, orientato a sviluppare una versione “difensiva” dell’arma ( meno potenza, che significa minore gittata) in modo da poter installare il sistema su altre unità della US Navy

La leva per l’approvazione è che, alla lunga, si pensa di sviluppare un programma meno costoso (in merito al munizionamento e l’impiego) di quello attuale

 

Certo che un dubbio viene sulla valutazione di costi diretti ed indiretti, quale il costo dell’ energia da impiegare, ma anche il costo di adattamento a maggior generazione di energia, per navi da modificare o nuove costruzione.

 

La sostituzione non sarà ne rapida né sicura né indolore: già le previsioni della US Navy ipotizzano una transizione di almeno 30 anni ..

 

Qui si scontra non tanto la cautela ma la necessità della US Navy di essere sempre al massimo dell’affidabilità e dell’efficienza, con la spinta della poderosa lobby capeggiata dalla Raytheon

 

La realtà è che oggi è stata messa a bordo un’arma promettente, probabilmente una vera arma con tecnologia del futuro, ma realizzata con la tecnica di oggi ed i materiali di ieri

 

Si può veramente puntare sul railgun?

Per sviluppare la tecnologia del futuro servono componenti migliori, nuovi materiali, un progetto più compattò, maggiore efficienza energetica

Oggi intanto emergono due problemi che non solo sono i presupposti per lo sviluppo dell’ arma, ma ne condizionano l’ uso a bordo: la dissipazione del calore (Riducendo la dispersione di calore si riduce la richiesta di energia), che ha richiesto soluzioni ardite e costosissime (sino a dissipatori di calore di diamante…) e la miniaturizzazione dei componenti elettrici, oltre alla loro riduzione in numero)

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Ho già detto la mia opinione su questi tipi di armi.

In sintesi una truffa, costi enormi e segreti in pratica fuori controllo.

Ogni arma dovrebbe essere progettata per soddisfare una esigenza operativa.

A cosa serve il cannone elettromagnetico?

Cosa fa di più di un banale 127 compatto a una frazione del costo?

Forse servirebbe a combattere contro le "potenze infernali" in uno dei più belli dei 60 racconti di Buzzati.

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