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Danneggiata da droni navali una nave da sbarco russa


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La guerra seguita all'invasione dell'Ucraina compiuta dalla Russia ha poco da dirci dal punto di vista navale. 

A parte l'episodio dell'affondamento dell'incrociatore MOSKVA, colpito da missili Neptune ucraini, e l'utilizzo come batterie mobili lanciamissili contro-costa delle corvette russe, non abbiamo avuto nulla che potesse dare dei nuovi insegnamenti, come quelli che stanno invece arrivando a bizzeffe per la guerra terrestre.

Giunge ora notizia che una nave da sbarco russa della classe ROPUCHA, la OLENEGORSKI GORNJACK, sarebbe stata colpita, mentre era nella rada di Novorossiysk, da droni navali ucraini. Sappiamo ben poco dei fatti, avvenuti stanotte, ma sembra proprio che la tradizione dei MAS di Luigi Rizzo e degli incursori della Decima MAS abbia dei continuatori in quelle lontane terre; anche il ponte che collega la Crimea agli altri territori occupati dai Russi sarebbe stato danneggiato da droni navali. Per ora, ho trovato in giro soltanto due filmati in cui si vede la grande nave da sbarco fortemente inclinata su un lato ed assistita da rimorchiatori.

Dando un'occhiata in giro, ho trovato invece conferme che altre due ROPUCHA (CAESAR KUNIKOV e NOVOCHERKASSK, danneggiate probabilmente da un missile balistico, il 24 aprile 2022, che aveva affondato in porto a Berdiansk un nave da sbarco della classe ALLIGATOR, la SARATOV) sono ferme in porto inutilizzabili per "mancanza di pezzi di ricambio".

Sembra proprio che tenere navi in porto senza un'efficace difesa antiaerea ed anti incursori sia una scelta suicida.

Vedremo nei prossimi giorni se avremo altre notizie, ma penso che al Varignano stiano seguendo con interesse queste azioni.

 

 

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In questo campo i russi sembrano essere sempre un passo indietro rispetto agli ucraini.

Comprensibile che non avessero predisposte difese per la diga Kakhovka perché poteva sembrare impossibile che gli ucraini la facessero saltare, ma l'attacco ai piloni del ponte di Kerk era da prendere in considerazione ed era doveroso predisporre degli sbarramenti.

Probabilmente disponendo del controllo di tutta la costa dal Mar D'Azov all'intera Crimea pensavano di essere al sicuro fuori dal raggio d'azione dei droni.

A maggior ragione pensavano di esserlo a Novorossirsk lontana dal ponte di altri 150 km circa.

In realtà partendo da un punto qualsiasi della costa ucraina a sud di Odessa, al ponte di Kerk passando al largo della Crimea ci sono circa 600 km e a Novorossirsk ce ne sono solo una ottantina in più.

I droni sono simili a dei grossi off-shore, con una velocità di 120 km/ora se monocarena o di 150 e oltre se catamarano, potrebbero fare l'intera navigazione in una notte.

Portare 450kg di esplosivo non è una grossa limitazione, dato che non c'è necessità di portare la cellula di sopravvivenza per i piloti che non credo pesi molto meno.

Altra possibilità che siano stati messi in mare da una nave madre, magari camuffata con bandiera neutrale, a un centinaio di km dal bersaglio, ma lo credo meno probabile.

Il successo è essenzialmente propagandistico, non ha una reale influenza sul piano militare, comunque è una grave mancanza dei russi non averlo previsto.        

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La situazione è più complessa, credo, rispetto a quello che possiamo pensare noi a prima vista dal monitor del pc o della televisione.

Da ora in poi, i Russi dovranno sprecare un'aliquota delle loro forze per assicurare le difese del loro traffico commerciale, ma le assicurazioni per i mercantili saliranno e con loro il costo dei noli e quindi i costi delle esportazioni russe. Infatti, l'Ucraina ha rilasciato un avviso ai naviganti in cui si considerano le acque dei porti russi sul Mar Nero come "zona di guerra". Non è una mossa unilaterale, i Russi attaccano in maniera indiscriminata Odessa ormai da mesi.

Mi domando come faranno i Russi, formeranno convogli? come li scorteranno? La guerra forse non si combatte solo affondando le navi, ma creando problemi all'economia avversaria: senza avere nemmeno una nave da guerra vera, gli Ucraini mettono in difficoltà la comunicazioni marittime dell'avversario, quasi un blocco navale.

 

P.S.: mi dispiace andare OT, avete prodotto prove inconfutabili (a parte i soliti sillogismi zoppi) sulla responsabilità dell'attacco alla diga?  :D 

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Non credo che i russi prenderanno provvedimenti particolari per difendere il loro traffico civile; magari sposteranno le rotte più a est. Da come si sono comportati finora si preoccuperanno di fare qualcosa dopo il primo attacco a una nave mercantile. Possibile ci sia un aumento dei noli, ma rispetto ai costi della guerra sono briciole.

In guerra non ci sono prove inconfutabili in un senso o nell'altro, ci saranno forse tra 10 anni. Il mio sillogismo è che sono chiaramente gli ucraini a volere un ampliamento della guerra, chiedendo armi a lunga gittata e attaccando il territorio russo, mentre i russi sono sulla difensiva e sembrano puntare a stabilizzare la situazione.

Naturalmente chiunque sia il responsabile la distruzione della diga è un atto insensato che ha danneggiato entrambe le parti un modo circa equivalente.

Per ritenere responsabili gli ucraini mi conforta quanto successo al gasdotto del Baltico; all'inizio la versione ufficiale NATO dava per responsabili i russi, ora ritiene responsabili gli ucraini. Io continuo a pensare che direttamente o indirettamente i veri responsabili siano gli Stati Uniti.

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Pur continuando l'OT, mi piace la pervicacia con cui si continua a dare per verità le proprie personali convinzioni, senza alcuna prova, su argomenti molto controversi.

Tornando alla guerra sul mare, oggetto del nostro interesse, giungono notizie che altri droni ucraini hanno colpito e danneggiato una petroliera russa, mentre ci sarebbero avvistamenti di altri droni in prossimità del ponte di Crimea.

https://video.corriere.it/esteri/video-drone-che-ha-colpito-petroliera-russa-stretto-kerch/989b28e4-335f-11ee-a263-c6cae56880c3

 

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Vorrei chiarire che non faccio il tifo per una o l'altra parte, faccio dei ragionamenti che generalmente a posteriori si rivelano giusti, come nel caso del gasdotto del Baltico.

Adesso che c'è stato un attacco ad una nave civile i russi, come al solito in ritardo, prenderanno delle contromisure. Cercheranno di capire da dove partono i droni e bombardare la base, cercheranno di intercettarli nei 600 km di avvicinamento, predisporranno una difesa vicina con vedette e cannoncini; non so se una mitragliatrice pesante riesca a fermare un drone di quelle dimensioni.

Certamente ci saranno altri successi negli attacchi, ma non credo in un numero tale da incidere sul traffico navale russo.

Vorrei tornare sulla tua prima affermazione che "la guerra ha poco da dirci dal punto di vista navale".

La piccola flotta ucraina è stata distrutta in porto dai russi e la flotta russa ha subito parecchi danni da parte di missili e droni aerei e navali; i russi sono stati costretti a stare lontano dalla costa ucraina per tenere le loro navi al sicuro.

I successi ucraini sono stati più grandi semplicemente perché la flotta russa è più grande.

Ormai le navi di superficie sono solo bersagli paganti.

Agendo di conseguenza le Marine Militari sarebbero molto ridimensionate, gli Ammiragli disoccupati, i cantieri navali senza lavoro.

La lezione non è stata capita perché non la si vuole capire.

Per me non è una sorpresa è da anni che sto dicendo queste cose.

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Una precisazione, la petroliera colpita non è un'innocua nave civile, era normalmente usata per il rifornimento dei Siriani e tutt'ora è stato tracciato l'andirivieni dagli Stretti, carica di petrolio russo. Obiettivo legittimo, visto che dall'inizio della guerra i Russi attaccano i porti ucraini e bloccano ogni tipo di traffico.

Dicevo che la guerra aveva poco da dirci, ma dopo (se hai letto) aggiungevo "Giunge ora notizia che una nave da sbarco russa della classe ROPUCHA..." quindi ci diceva poco fino a questi nuovi sviluppi.

So bene che da anni sostieni l'inutilità delle navi da guerra, come d'altra parte sarebbero inutili i carri armati e gli aerei d'attacco. Non sono d'accordo: vedo, ad esempio e senza sorpresa, che l'ultima potenza comunista, la Cina, sta attuando uno spasmodico piano di espansione navale, copiando la US Navy, in perfetto stile mahaniano, portaerei, incrociatori, sottomarini etc etc. Invece con sorpresa noto che i Russi stanno spendendo montagne di rubli per rimettere in servizio la povera Kuznetsov. Strano poi che proprio la nazione che dispone del miglior gruppo per l'attacco insidioso (alludo all'Italia ed ovviamente a COMSUBIN), stia proseguendo un programma navale con la costruzione di navi "tradizionali". Tutti folli spendaccioni influenzati da ammiragli e cantieri.

 

P.S.: ancora la storia dell'attacco al gasdotto? nessuna prova, solo chiacchiere e discussioni ripetute fino all'esaurimento degli ascoltatori, nel perfetto stile sovietico di "disinformazia".

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Dalla tua precisazione interpreto che gli ucraini non si sono ancora spinti ad attaccare navi civili, per ora attaccano solo navi militari.

Per me non fa molta differenza, mi sembra ovvio che una nave cargo è comunque un obbiettivo militare, quindi obbiettivo legittimo; certo attaccare navi cargo sarebbe un passo avanti, un aggravamento nella guerra.

Non ho mai detto che navi, carri armati, aerei d'attacco siano inutili, vanno benissimo tempo di pace o in guerre dove si abbia una schiacciante superiorità sul nemico.

Semplicemente vedo che in caso di guerra vera le navi vengono tenute in porto o lontane dalle coste nemiche e vengono distrutte anche così.

Anche i carri armati vengono distrutti in gran numero da droni, mine e armi anticarro, così si preferisce mandare in combattimento quelli più vecchi e anche questi con parsimonia.

Gli aerei sono a rischio di missili contraerei e con quello che costano (macchina e pilota) si preferisce tenerli a terra o farli volare a distanza di sicurezza dal nemico e usarli come lanciatori di missili aria-terra.

Questi sono gli insegnamenti della guerra attuale e da anni continuo a dire che sarebbe andata così.  

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