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La Brigata ebraica nella campagna d'Italia


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Da Richard Doherty, "Eighth Army in Italy 1943-45. The Long Hard Slog", Pen & Sword Military,  Barnsley, 2007.

Nel gennaio 1945 entrò a far parte dell'8a Armata la Brigata Ebraica formata da tre battaglioni del Palestine Regiment: il reggimento era stato reclutato durante il mandato fiduciario britannico sulla Palestina. Il War Office era stato a lungo riluttante ad accettare una formazione ebraica sotto comando britannico, in quanto questo poteva sembrar indicare una mancanza di equilibrio nell'atteggiamento britannico verso gli arabi e gli ebrei, in particolare  con la  prospettiva della prossima fine del mandato. E quindi le proposte di dar vita ad una formazione chiaramente ebraica per combattere i tedeschi si erano scontrate con uno scarso entusiasmo da parte degli ufficiali britannici. Tuttavia l'insistenza paga, e dopo quattro anni di discussioni il War Office finalmente consentì la formazione di una Brigata Ebraica. Una persona che era decisamente entusiasta della proposta era Winston Churchill, che disse a Roosevelt che il popolo ebraico "piu' di tutti gli altri popoli aveva il diritto di colpire i tedeschi operando come una entità riconoscibile". Sostenne anche il loro desiderio di combattere sotto la stella di David.

 

Il Palestine Regiment era la fonte principale di reclutamento della Brigata Ebraica, ma ce n'erano anche altre, soprattutto l'esercito polacco che comprendeva molti che, pur essendo cittadini polacchi, non erano di etnia polacca: tra questi ucraini ed ebrei. Il contributo polacco alla Brigata Ebraica fu tale che in seguito Moshe Dayan avrebbe descritto il generale Anders [il comandante delle truppe polacche in Italia] come "il padre dell'esercito israeliano". Il brigadiere generale Ernest Frank Benjamin, un ufficiale di carriera britannico,  nato in Canada nel 1900, divenne il comandante della brigata. Entrato come  ufficiale nei Royal Engineers [genieri] Frank Benjamin aveva "una fama di competenza e di completa affidabilità" e aveva comandato le forze britanniche nella campagna contro le truppe francesi di Vichy in Madagascar,  durante la quale i suoi uomini avevano riparato entro dodici ore ponti e strade  fatte esplodere e mantenuto una incessante pressione sul nemico. Benjamin non era stato la prima scelta, che era andata al brigadier generale E. Myers DSO MC, disperso in Grecia. Sotto il suo comando Benjamin aveva ebrei provenienti dalla Russia, dalla Polonia, dall'Ungheria, dall'Italia, dalla Francia e dallo Yemen, oltre che britannici.

 

(segue)

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Dello stesso autore, "Victory in Italy. 15th Army Group's Final Campaign 1945", Pen & Sword Military, Barnsley, 2014:

 

Schieramento all'1.4.1945.

Eighth Army (Lt. Gen. sir Richard McCreery)

X Corps, Lt. Gen. J.L.I.  Hawkesworth

Friuli Combat Group (Major General Ettore Cotronei)   

87th, 88th Infantry Regt

 

Jewish Brigade (Brigadier E.F. Benjamin)

1st, 2nd, 3rd Palestine Regt

 

Durante l'inverno 1944-45 arrivò per l'8a Armata  anche la  Jewish Hebron Brigade di recente formazione, e tre Gruppi di Combattimento italiani, i Gruppi Cremona, Folgore e Friuli.

Due formazioni dell'8a Armata erano in effetti degli eserciti nazionali - il II Corps polacco  e la 2nd New Zealand Division - mentre la Jewish Brigade rappresentava l'esercito di una nazione in attesa e i Gruppi di Combattimento italiani erano l'esercito di un'Italia democratica che combatteva per la liberazione dal fascismo e dall'occupazione tedesca.

Il generale McCreery emise gli ordini definitivi per l'offensiva principale dell'8a Armata il 3 aprile 1945. La sera del 3 aprile il generale McCreery offrì una cena per i militari alleati al Grand Hotel di Riccione. La cena offerta dal comandante dell'Armata, cui parteciparono uomini provenienti dalle molte formazioni e nazionalità rappresentate nell'8a Armata, era un chiaro esempio del fatto che McCreery si prendeva cura dei suoi soldati. Il giorno dopo rivolse a Forlì un discorso agli ufficiali superiori del V e del X Corps fino al grado di tenente colonnello  per delineare i suoi piani.

Contro il X Corps era schierata la 4th Fallschirmjaeger Division [paracadutisti] del I Fallschirmjaeger Corps del Lt. Gen. Richard Heidrich.

 

Nei primi giorni di marzo 1945 il QG del X Corps del Lt.Gen. Hawkesworth, appena rientrato dalla Grecia, prese in carico la metà meridionale del settore del XIII Corps con il Jewish Brigade Group e il Gruppo Friuli. Entrambi i corpi d'armata dovevano condurre pattugliamenti aggressivi e operazioni minori per tenere impegnate le divisioni tedesche posizionate sul settore degli Appennini di competenza dell'8a Armata.

All'inizio di aprile il X Corps teneva la linea del fronte dal fianco sinistro del II Corps polacco (collocato a cavallo della statale 9) fino ad  una posizione a sud di Imola, e  il XIII Corps dal sud di Imola fino al Monte Grande.

L'offensiva principale (l'Operazione "Buckland")  partì il 9 aprile. Il Gruppo di Combattimento italiano Friuli entra in azione il 10 aprile con la  Brigata Ebraica Hebron e la Rud Force polacca. Il 1/88th  battaglione  del Gruppo Friuli circonda da ovest Riolo dei Bagni mentre una forza d'assalto dei battaglioni 2/87th e 2/88th  attraversa il Senio e attacca alle 04.30 del mattino l'area di Badia-Cuffiano. Nel frattempo, il 2nd battaglione del Palestine Regiment della brigata ebraica lancia un attacco contro Tebano mentre la Rud Force avanza lungo la statale 9 [la via Emilia]. La 1st e la 4th Fallschirmjaeger Division  iniziano la ritirata,  ma due reggimenti di paracadutisti, 11th e 12th, si dispiegano come retroguardia.

 

Edited by Francesco De Domenico
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L'11 aprile  la Rud Force, che aveva attraversato il Senio il 10, ampliò la sua testa di ponte lungo la strada statale 9 verso Castel Bolognese. Il 3rd Palestine Regiment della brigata ebraica Hebron aveva attraversato il Senio nel settore del X Corps alle 06.00 del mattino, liberando Cuffiano quattro ore e mezza dopo. Poi il battaglione si collegò con il Gruppo Friuli per avanzare verso il Monte Ghebbio, incontrando solo fuoco di mortai. Avendo attraversato il Senio su un fronte di quasi quattro miglia per una profondità di oltre 1.000 metri, i battaglioni 2/87th e 2/88th del Friuli liberarono Riolo dei Bagni marciando verso Cuffiano.

L'impeto dell'avanzata dell'8a Armata portò al ritiro della 1st Fallschirmjaeger Division, che fece prima  perno sul Monte Grande per poi   ruotare attraverso il Santerno nel settore della 4th Division.

Il 12 aprile lungo la statale 9 la Rud Force aveva preso Castel Bolognese, un paese liberato nelle prime ore del mattino dal 12th Battalion della 4th Wolynska Brigade, una delle brigate polacche di recente formazione.

Lungo il fronte la Brigata Hebron continuò ad avanzare, come pure il 3/88th battaglione del Gruppo Friuli.

Il 14 aprile il XIII Corps (composto prima dalla 10th Indian Division su tre brigate, poi sostituita dalla 2nd New Zealand Division su quattro brigate, e dal Gruppo Folgore con i Reggimenti Nembo e San Marco) ricevette l'ordine di lasciare il settore da esso tenuto negli Appennini  al X Corps, il cui settore di competenza venne esteso verso ovest per  comprendere il Gruppo Folgore e la Mac Force, un raggruppamento estemporaneo di sette diversi battaglioni che teneva l'area del Monte Grande, il fulcro della manovra dell'8a Armata.

Il 14 aprile il 1/88th battaglione del Gruppo Friuli, in linea con l'avanzata polacca, attraversò il Santerno per avvicinarsi ad Imola da sud e da sudovest. I battaglioni  3/87th e 2/88th, con il 1/184th del Reggimento Nembo, erano confluiti verso Dozza alle 09.30 del mattino, mentre gli altri battaglioni del Nembo si dispiegavano nella valle del Sillaro verso ovest. L'88th Reggimento  del Gruppo Friuli si spinse fino alle rive del Sillaro, dove un'ora  prima di mezzanotte del 16 aprile  subì a Medazzuoli un contrattacco del 3rd Fallschirmjaeger Regiment.

Il 19 aprile nella battaglia per il passaggio del fiume Gaiana (l'ultima della campagna) vennero coinvolti l'88th Regiment  e i battaglioni 2/ e 3/184 del Gruppo Folgore che avevano attaccato Casalecchio de' Conti e Casa Grinzane.

La 3rd Carpathian Division polacca, la 34th US Infantry Division (appartenente alla 5a Armata) e il Gruppo Friuli entrano a Bologna il 21 aprile.

Il progetto iniziale del generale McCreery aveva previsto che il X Corps del generale John Hawkesworth guidasse l'assalto al Po, ma Hawkesworth si ammalò (sarebbe morto a Gibilterra il 3 giugno durante il viaggio di ritorno in patria) e quindi l'incarico passò il 21 aprile al V Corps del Lt.Gen. C.F. Keightley e al XIII Corps del Lt.Gen. sir John Harding alla sua sinistra.

Il messaggio finale di Winston Churchill al generale Alexander, comandante in capo delle forze alleate in Italia, diceva tra l'altro  "Immagino che mai così tante nazioni abbiano avanzato e manovrato vittoriosamente in un'unica linea, britannici, americani, neozelandesi, sudafricani, indiani dell'India britannica, polacchi, ebrei, brasiliani e forti contingenti di italiani liberati [mi pare che manchino i canadesi,  i francesi e  i greci NdT] hanno tutti marciato insieme nel forte cameratismo e nello spirito di unità di uomini che combattono per la libertà e per la liberazione dell'umanità. La grande battaglia d'Italia resterà a lungo nella storia come uno dei  piu' celebri episodi di questa seconda guerra mondiale"."

 

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Devo solo osservare, per concludere, che dare il nome di Palestine Regiments ai reparti ebraici era frutto di un'operazione di ipocrisia nominalistica da parte britannica. Basterà  ricordare che il leader spirituale della comunità palestinese, il Gran Mufti di Gerusalemme, Amin al-Husseini,  protagonista della rivolta antibritannica del 1938,   era un grande ammiratore di Mussolini e fu nominato dal Fuehrer Sturmbannfuehrer delle Waffen SS da reclutare nella comunità islamica della Bosnia-Erzegovina in mano nazista...

 

Un ufficiale italiano di collegamento che faceva parte da gennaio 1945  della Brigata Ebraica, Gianfranco Iacobacci, che oggi ha 100 anni, si ricorda ancora bene le battaglie combattute sul fronte del Senio e poi del Lamone...

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