Francesco De Domenico Posted May 20, 2015 Report Share Posted May 20, 2015 Mi è appena arrivato il fascicolo, primo volume della nuova serie "Coastal Craft History", "Vosper Motor Torpedo Boats. From 68ft PV boat to MTB 538" di Mark Smith, dai disegni del ben noto John Lambert, pubblicato in proprio, 2014. Ci sono almeno quattro bei disegni a colori di motosiluranti italiane del classico modello Vosper. Si tratta in questo caso di battelli costruiti su licenza da cantieri USA sia per la US Navy che, in base alla legge Lend-Lease del marzo 1941, per la Royal Navy. Come sappiamo, il Trattato di Pace del febbraio 1947 vietava alla marina italiana il possesso di sommergibili, motosiluranti e mezzi da sbarco, considerati armi offensive. Ma in quello stesso mese, 28 motosiluranti americane ex Royal Navy in disarmo a Palermo dalla fine della guerra, formalmente restituite dagli inglesi alla marina americana negli ultimi mesi del 1945, vennero assegnate all'Italia, con il ben noto sotterfugio di esser tutte classificate GIS, Galleggianti Inseguimento Siluri, ed iscritte nel registro dei galleggianti. Era un mix di modelli diversi. Si trattava infatti di 19 modelli Vosper, 7 modelli Higgins e 2 modelli Elco. Le più anziane erano le 2 Elco, risalenti al gennaio-marzo 1942: MTB 307 e 315 ex BPT (British PT) 1 e 9, ex PT 49 e 57, di cui la seconda era l'ex PTc 25. Non entrarono in servizio effettivo con la Marina, rimanendo allo stato di GIS. Vennero poi cedute all'Aeronautica Militare come motoscafi di soccorso aeromarittimo d'altura (AMMA) 1053 e 1056. Le 7 Higgins appartenevano a due gruppi diversi: le 4 motosiluranti MTB 419/420 e 422/423, ex RPT 4, 6, 8,10 (erano state destinate alla Russia, Russian PT, ma non consegnate per un temporaneo blocco dei convogli dell'Artico e dirottate alla Royal Navy), ex PT 88, 90, 92, 94, del dicembre 1942; e le 3 motocannoniere MGB 177, 179, 191 ex PT 206, 210 e 215 del gennaio-febbraio 1943. Tutti e sette i GIS Higgins entrarono poi in servizio con la Marina Militare nel 1951. Ma veniamo alle 19 Vosper, che qui ci interessano, di cui 13 entrarono in servizio con la nostra marina, mentre le altre 6 vennero utilizzate come fonte di pezzi di ricambio. Anche qui provenienza da gruppi diversi di battelli: la MTB 295 ex BPT 37 del febbraio 1943; le MTB 373 a 378 ex BPT (British PT) 63 a 68 dell'ottobre-dicembre 1943; e le MTB 398, 400 a 406 e 408 a 411 ex PT 386, 388 a 394 e 396 a 399, le più recenti di tutte, entrate in servizio tra maggio e ottobre 1944. Il nostro fascicolo reca la storia e i disegni di quattro Vosper italiane: la MTB 375 poi GIS.009 e la MTB 376 poi GIS.0010, rimaste allo stato di GIS e cannibalizzate; la MTB 378 poi GIS.0017, in servizio come tale il 4 aprile 1948, poi motosilurante de facto GIS 821 (1.4.1951), poi ufficializzata anche de jure come motosilurante MS 821 l'1.11.1952, poi MS 421 l'1.1.1954. Radiata il 31.12.1958; la MTB 393 poi GIS.005 il 4 aprile 1948, poi GIS 831 (1.4.1951) poi MS 831 (1.11.1952) e infine MS 431 (1.1.1954). Radiata il 31.10.1961. Un giro di sigle da perderci la testa.. Giuseppe Garufi, sandokan and Nereo Castelli 3 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted May 20, 2015 Author Report Share Posted May 20, 2015 Segue. sandokan 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Loligo Posted May 24, 2015 Report Share Posted May 24, 2015 MS 431 In origine PT 393 OK radiata 31.10.1961 ma venduta nel 1964 (alla Spezia) MS 421 in origine BPT 68 OK radiata 31.12.1958 ma venduta 1.1963 (a Brindisi) Francesco De Domenico and sandokan 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted May 24, 2015 Author Report Share Posted May 24, 2015 Grazie, signore. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted May 26, 2015 Author Report Share Posted May 26, 2015 Aggiungo che ho appreso su un sito russo http://navyworld.narod.ru/MAS.htm che i due GIS 0019 e 0020 ex PT modello Elco da 77' diventarono nel 1947 motoscafi di soccorso dell'Aeronautica, ormai non più Regia, con le sigle MA 1053 e 1056. Giuseppe Garufi 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giuseppe Garufi Posted May 26, 2015 Report Share Posted May 26, 2015 Su uno dei volumetti della serie Squadron/Signal (il n. 13) dedicato alle "Vosper MBTs" ho trovato un disegno ed una foto della MBT 378, che forse già conoscete, ma nel dubbio posto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Loligo Posted May 28, 2015 Report Share Posted May 28, 2015 Il sito russo necessita una correzione : GIS 0019 e GIS 0020 entrarono a far parte della Marina nel 1948 (cfr. i sacri testi), è quindi impossibile che siano diventati MA 1053 e MA 1056 nel 1947. In realtà l'anno di passaggio all'Aeronautica non mi è noto ma è certamente successivo al 1948. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted June 2, 2015 Author Report Share Posted June 2, 2015 E ora vediamo un po' di storia dei 19 Vosper da 71 ft di progetto britannico ma di costruzione americana durante la guerra. 1) La 20th MTB Flotilla: le Vosper MTB 295, 373 e 374 Cominciamo da MTB 295. Il battello, in servizio dal febbraio 1943, fa parte sin dall'inizio della 20th MTB Flotilla, formatasi nel maggio 1943 ad Algeri sotto il comando del Lt. H.A. Barbary RN su otto MTB, che avevano appena attraversato l'Atlantico come deck cargo di LST, le quali le avevano scaricate ad Orano. Da qui erano andate ad Algeri, poi a Bizerta e infine a Malta nel giugno 1943. Addestramento con missioni di pattuglia lungo la costa sudorientale della Sicilia. Dopo lo sbarco, dal 15 luglio la flottiglia si sposta ad Augusta e qui il 21 luglio subisce la prima perdita: la MTB 288 viene affondata in un bombardamento aereo. La prima volta in azione di combattimento arriva nella notte tra l'11 e il 12 agosto 1943, quando tre battelli tra cui il 295, comandato dal SubLt. H.N. Frenzel, lanciano invano sei siluri da lunga distanza contro tre mercantili diretti a Messina. Dal 18 settembre 1943 la 20th Flotilla si sposta a Taranto, essendo destinata ad operare in Adriatico per missioni di interdizione nel Canale d'Otranto. Nella notte tra 21 e il 22 settembre, sortita contro la baia di Valona, le cui difese erano state illustrate agli inglesi dalle autorità navali italiane di Taranto, in cui la 295 serve da capoflottiglia. Il battello lancia due siluri da distanza ravvicinatissima contro un mercantile all'ancora nella parte settentrionale della baia, poi - non essendo certo del risultato - scarica due bombe di profondità lungo la fiancata della nave, all'altezza del fumaiolo, poi altre due sotto la prua, già colpita da un siluro lanciato dalle MTB 85 e 89 della 24th Flotilla. Mi risulta affondato nel corso dell'azione il piroscafo ROVIGNO, 451 tsl/1941, requisito dalla Regia Marina come nave scorta D 29 e catturato dai tedeschi a Valona subito dopo l'8 settembre, ma le cinque MTB inglesi partecipanti all'attacco rivendicano ben tre mercantili colpiti quella notte, di cui uno esploso, quindi stabilire chi ha affondato che cosa non è tanto facile. Al 9/11 settembre, data della caduta della base in mani tedesche, c'erano in rada le navi scorta quasi gemelle POLA e ROVIGNO D 29, entrambe di 451 tsl/1941, la Mn POTESTAS ex ANSALDO SAN GIORGIO SECONDO di 5.237 tsl/1919 (noleggiata dai tedeschi) e i piroscafi PALERMO (ex greco ATHINAI, catturato nello Stretto di Messina il 28 ottobre 1940) di 2.897 tsl/1910, noleggiato dall'Esercito e danneggiato da attacco aereo il 2 settembre 1943 a Prevesa, e QUADRIFOGLIO ex ROCCO di 661 o 666 tsl/1883, due motovedette e alcuni motovelieri provenienti da porti greci: tutti caddero in mano tedesca, ma il POLA e la POTESTAS partirono il 18 settembre per Teodo (Tivat) con a bordo i militari italiani sgomberati dalla base. Solo il ROVIGNO mi risulta affondato quella notte. Nel corso del disimpegno, la 295 a 25 nodi urta un'ostruzione sommersa, in corrispondenza dell'ubicazione del cavo teso a difesa della baia. Un sommozzatore subito immersosi conferma che sia l'elica centrale che quella di dritta sono danneggiate. A 9 nodi sulla macchina di sinistra la 295 raggiunge il punto d'incontro fissato e viene presa a rimorchio dalla MTB 85 prima e poi dal ct ILEX, rientrando così a Taranto. DSO per il capo flottiglia Barbary e DSC per il SubLt. Frenzel. Dal 28 settembre le due flottiglie, 20th e 24th, si spostano prima a Brindisi e poi a Bari con la nave appoggio HMS VIENNA (che sarà gravemente danneggiata e messa fuori uso nel terribile attacco aereo tedesco su Bari del 2 dicembre 1943 - in cui la MTB 296 della 20th Flotilla fu danneggiata in modo irreparabile e la 289 in modo grave - e sostituita nell'aprile 1944 dalla nave appoggio idrovolanti GIUSEPPE MIRAGLIA di base a Brindisi), per ridurre il tragitto da percorrere per operare sull'altra sponda dell'Adriatico. Il nuovo capoflottiglia della 20th da ottobre è il Lt. J.D. Lancaster, già comandante della MTB 287. Gli equipaggi apprezzavano molto le comodità della MIRAGLIA, gli acquartieramenti spaziosi, le docce e le sale mensa. Dopo le lunghe riparazioni del caso, effettuate probabilmente a Taranto, ritroviamo la MTB 295, ora sotto il comando del Lt. H.J. Cassidy RANVR (australiano), in azione dalla nuova base di Ancona, raggiunta da Manfredonia - dove la Flottiglia si era trasferita dopo l'attacco tedesco su Bari - l'8 agosto 1944. La 20th Flotilla era dal gennaio 1944 composta da 10 battelli, e tra i 4 nuovi arrivati vi sono anche le Vosper di costruzione americana MTB 373 e 374, in servizio da ottobre 1943 e arrivate ad Algeri nel gennaio 1944, poi spostate a Malta nel marzo e in Adriatico verso la fine di maggio, entrambe future motosiluranti italiane. La 373 era comandata dal Lt. L.V. Cruise RANVR (australiano) e la 374 dal Lt. Roger Keyes RN. Il 3 giugno 1944 la 20th partecipa, partendo dalla sua base avanzata di Komiza a Vis (Lissa), ad uno sbarco di ben 3.600 commandos e partigiani jugoslavi a Brac (2.500 partigiani, 1.000 britannici e 100 americani), che di fronte alla durissima resistenza tedesca devono ritirarsi dopo aver subìto gravi perdite (120 morti e 274 feriti) tre giorni dopo. Da Ancona, la 20th e in particolare la MTB 295 partecipa il 9 agosto 1944 all'Operazione Gradient, un riuscito raid di 85 commandos imbarcati su 5 motosiluranti nella Dalmazia settentrionale con bersagli Ossero su Cherso, Nesrine a Lussinpiccolo e il ponte girevole tra le due isole. Il 10 agosto, la 295 e un'altra MTB portano 4 ufficiali del LRDG (Long Range Desert Group) nell'isola di Ist e a Mulat, dove i relitti di due motovelieri affondati potevano fornire un punto riparato e camuffato per le operazioni di rifornimento di battelli ad essi affiancati, per stabilire le opportune intese con i partigiani locali. Nella notte tra il 17 e il 18 agosto, il capoflottiglia Lancaster guida tre MTB tra cui la 295 di Cassidy per la prima missione di pattuglia nel Golfo di Venezia. Al largo di Parenzo, la 295 e la 371 lanciano 4 siluri, di cui 3 vanno a segno affondando il piroscafo in mano tedesca NUMIDIA, 5.339 ts/1913 (ex austro-ungarico della Tripcovich), che era munito di un pallone frenato. Dopo un fallito attacco contro due MFP il 21 agosto (le motozattere erano pessimi bersagli per i siluri) , la flottiglia attacca il 24/25 agosto e affonda tra Venezia e Trieste il peschereccio d'altura in mano tedesca ADDIS ABEBA ex chalutier francese SACIP II ex JEAN HAMONET, 614 tsl/1921, partito da Venezia per Trieste, con un siluro dei due lanciati dalla 373 del Lt. Cruise. (segue) sandokan 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted June 3, 2015 Author Report Share Posted June 3, 2015 Le prime tre foto provengono da L.C. Reynolds e H.F. Cooper, "Mediterranean MTBs at War. Short MTB Flotilla Operations 1939-1945", Sutton, 2001. La quarta foto, il piroscafo ROVIGNO, viene da naviearmatori, postata da classekilo. sandokan 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Loligo Posted June 3, 2015 Report Share Posted June 3, 2015 la foto della MOTONAVE e non PIROSCAFO ROVIGNO come erroneamente riportato, è comunissima. Lo scatto colpevole è di Foto Mioni o Pozzar a Trieste, dove la nave a mia testimonianza oculare diretta è stata pitturata mimeticamente, in seconda battuta Fraccaroli, le stampe originali 20x30 dovrebbero essere conservate in qualche archivio triestino (credo ce ne sia una copia anche in Aldebaran) comunque fa parte ANCHE del mio archivio da più di quarant'anni e non è quindi necessario cercare aiuti "esterni" in caso di necessità di documentazione Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted June 3, 2015 Author Report Share Posted June 3, 2015 La mia nemesi ha colpito ancora. Avrei ben dovuto saperlo che il ROVIGNO era una motonave e non un piroscafo (è quasi identico alla Mn POLA, che ben conosco per averci navigato più volte, e la forma del fumaiolo non è "piroscafesca"). Affidarsi al "Navi mercantili perdute" è sempre fuorviante, ma anche Tullio Marcon ("Gli incrociatori ausiliari della Regia Marina", su "Storia Militare" del giugno 2007), definisce motonave il POLA e parla de "il ROVIGNO". Rimprovero annotato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted June 3, 2015 Author Report Share Posted June 3, 2015 Il 26 settembre 1944 la MTB 373 insieme con la 85 cercano di attraversare l'Adriatico per sbarcare agenti sulla sponda est, ma l'avvicinamento di tre battelli tedeschi le costringe ad abbandonare la missione, che viene ripetuta con successo la notte seguente: gli agenti del LRDG vengono sbarcati nel golfo di Vignole.La 20th Flotilla di Lancaster, ora su sette battelli con base ad Ancona (avendo perduto la 372 il 24 luglio), si impegna anche nella caccia ai battelli tedeschi intenti a posare mine di fondo nell'Adriatico settentrionale. Il 10 settembre la 295 e la 374 al largo dell'Istria catturano una chiatta di 300 tonn., ne fanno prigioniero l'equipaggio e la colano a picco.Il 20 ottobre la nave comando inglese, la LCH 282 (una LCIL trasformata), si sposta da Vis (rimasta ormai troppo a sud) a Ist, e con lei la 20th, ora passata sotto il comando del Lt. P H. Hyslop RNVR. Le Vosper lanciano siluri contro torpediniere e corvette tedesche avvistate a nord dell'isola di Olib, ma mancano il bersaglio.Ma il 1° novembre le 295, 287 e 374 escono per un' azione combinata con i caccia di scorta classe "Hunt" WHEATLAND e AVON VALE e tre MGB (Operazione "Exterminate"). Vengono affondate a nord di Rab la TA 20 ex AUDACE (l'anziana nave di costruzione britannica che ha dato il nome al molo Audace di Trieste) e gli UJ 202 e 208 ex corvette MELPOMENE e SPINGARDA.Due MTB, la 287 e la 371, vengono perdute per incaglio il 24 novembre sull'isola di Levrera. Il 4/5 gennaio 1945, nell'ultima azione di combattimento per la Flottiglia, la 374 capoflottiglia e la 298 attaccano un piccolo convoglio in entrata a Parenzo, ma senza successo.La flottiglia ritorna a Malta per esser disciolta. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted June 4, 2015 Author Report Share Posted June 4, 2015 La nave appoggio motosiluranti HMS VIENNA, gravemente danneggiata nel bombardamento di Bari il 2 dicembre 1943 e declassata a deposito galleggiante. da photoship.co.uk VIENNA era stato costruito nel 1929 da John Brown a Clydebank come traghetto di 4.218 grt per la LNER, London & North Eastern Railway, operando sulla rotta Harwich (porto di armamento)- Hoek van Holland. Dal 1939 utilizzato prima come trasporto truppe, poi requisito dalla Royal Navy nell'agosto 1941 e convertito in nave appoggio motosiluranti, in servizio a giugno 1942. Dopo i danni subiti a Bari, viene riportato in patria nell'ottobre 1944 e qui usato di nuovo come trasporto truppe dal 1945 per conto del MOT (Ministry Of Transport), sulla stessa rotta di anteguerra. Demolito a Ghent (Gand) dal 4 settembre 1960. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted June 10, 2015 Author Report Share Posted June 10, 2015 2) La 7th MTB Flotilla: le Vosper MTB 375, 376, 377, 378 e le Higgins MTB 419, 420, 422 e 423 Questa flottiglia era arrivata ad Alessandria sin dal giugno 1942, equipaggiata con nove poco efficienti Vosper delle prime serie per operare lungo le coste nordafricane. Rinforzata con altri nove battelli di una serie più recente, aveva operato da Malta dal 25 gennaio 1943, salvo una parentesi da Sousse in Tunisia da metà aprile a metà maggio; era stata protagonista della campagna di Sicilia con 11 Vosper nel luglio 1943 sotto il comando del Lt. A.C.R. Bloomfield RN, in particolare con il pattugliamento dello Stretto di Messina, operando con gli stessi battelli (di cui 3 erano andati perduti tra la Cirenaica e la Tunisia) fino a dicembre 1943. A gennaio 1944 la flottiglia viene interamente riequipaggiata con 9 battelli nuovi, quattro Vosper di una versione migliorata (le 375 a 378, con 3 motori Packard da 1250 bhp e radar britannico Type 291, armamento 2 tubi lanciasiluri da 533 mm, un Oerlikon da 20 mm a prua, una torretta binata da 12.7 mm a centro nave, in seguito sostituita con una seconda Oerlikon da 20 mm binata); e cinque Higgins da 78 piedi (419 a 423), consegnati ad Algeri e da lì portati a Malta. Gli Higgins erano stati originariamente parte di un gruppo di 12 imbarcati su mercantili destinati alla Russia a termini di Lend-Lease come RPT. Ma nel marzo-aprile 1943, a causa dell' affondamento di 17 mercantili in soli due giorni nell'Atlantico del Nord (su cui rinvio al bellissimo studio di Juergen Rohwer, "The Critical Convoy Battles of March 1943", Ian Allan, 1977) e del conseguente, necessario ridispiegamento dei ct della Home Fleet a rinforzo dei Support Groups nei Western Approaches a protezione dei vitali convogli del Nord Atlantico, i convogli sulla rotta artica per Murmansk erano stati sospesi dopo l'invio di soli 5 RPT (e saranno ripresi solo a novembre, con il ritorno delle lunghe notti artiche). E quindi i restanti sette dei 12 Higgins erano stati sbarcati in Gran Bretagna e trasferiti invece alla Royal Navy nell'aprile 1943; cinque di questi erano stati poi spediti come deck cargo nel Mediterraneo tra novembre e dicembre dello stesso anno. Erano molto ben armati: due lanciasuri da 533 mm, una Bofors da 40 mm a poppa, una mitragliera Oerlikon da 20 mm binata a centro nave e una singola a prua, due torrette binate da 12.7 mm ai fianchi del ponte di comando. (segue) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted June 13, 2015 Author Report Share Posted June 13, 2015 Il periodo gennaio-aprile 1944 viene trascorso per addestramento ed esercitazioni a Malta, utilizzando anche per la prima volta siluri muniti di nuovi acciarini magnetici che facevano esplodere l'ordigno all'interno del campo magnetico del bersaglio, adatti per bersagli come le MFP che era molto difficile raggiungere con colpi a segno dato il loro scarso pescaggio. L'unico elemento di inferiorità delle MTB rispetto alle PT Higgins americane, anch'esse presenti nel teatro tirrenico, era rappresentato dal radar SO delle PT, installato a Bona sin dalla primavera del 1943, molto più efficace e a più lungo raggio dei modelli inglesi.Quindi prese piede l'abitudine di formare flottiglie miste, con una PT americana per la scoperta radar, le MTB inglesi, le motocannoniere MGB (Dog Boats), e in seguito anche i mezzi da sbarco per carri armati LCT trasformati in cannoniere LCG, munite di cannoni da 120mm (4.7 pollici) utili per colpire le MFP tedesche da lunghe distanze. A fine aprile 1944 la 7th Flotilla va prima alla Maddalena poi subito dopo a Bastia, nuova base avanzata, sempre sotto il comando di Tony Bloomfield. Da Bastia operavano anche due squadriglie di PT americane, Ron 15 e Ron 22, anch'esse equipaggiate con motosiluranti Higgins da 78': lo schema operativo normale della 7th prevedeva l'uso di tre MTB britanniche con una PT americana per la scoperta radar.La prima missione avviene nella notte 9/10 maggio 1944, con la 378 (Lt Robert Varvill), la 376 e la 377 insieme alla PT 203. Di pattuglia tra Porto Santo Stefano e l'Elba, il radar della PT individua due bersagli, due MFP tedesche. Quattro siluri Mark VIII vengono lanciati con i nuovi acciarini magnetici CCR per la prima volta nel Mediterraneo: una motozattera viene data per colpita e affondata, e la seconda viene anch'essa rivendicata come colpita anche se non è vista affondare.Conferme da parte tedesca: il convoglio attaccato alle 02.30 del 10 maggio era salpato da Piombino alle 22.00 del 9 diretto a Porto Santo Stefano. Il convoglio era composto dalle due motozattere cannoniere KF 2704 (ex F/KF 704 ex motozattera italiana MZ 704, catturata dai tedeschi sulla spiaggia di Tor Vajanica il 9 settembre 1943, dove era stata fatta arenare dalla minaccia di unità navali e aerei tedeschi mentre era in rotta da Vico Equense a Viareggio) e F/KF 2590 ex F 2590 ex F 590, e dalle due peniches (chiatte autopropulse) KOENIGSBERG e GLEIWITZ. La KF 2704 (con un disperso, 2 feriti gravi e 5 leggeri), la KF 2590 (con 1 morto e 2/4 feriti leggeri) e la peniche GLEIWITZ vengono affondate dai siluri non lontano dalle Formiche di Grosseto. 27 superstiti delle navi tedesche affondate vengono recuperati quasi due ore dopo da un successivo convoglio di 4 MFP in mare sulla stessa rotta.Nella notte successiva 10/11 maggio , la 420 (Bloomfield) con la 421 e la 375 insieme alla PT 214 attaccano un mercantile scortato da 5 R-Boote alle Secche di Vada. Su sei siluri lanciati, viene rivendicato un colpo certo e uno possibile sul mercantile, e forse uno anche su un motodragamine di scorta. Ma non ho trovato conferme.Alcuni giorni dopo (25/26 maggio) si tenta un attacco a nord delle Secche con l'intera flottiglia più due PT, ma stavolta il convoglio avversario di MFP era ben scortato da una torpediniera e una corvetta, che aprono subito il fuoco. Solo la 421 di Varvill riesce a lanciare due siluri, ma nessun bersaglio viene colpito. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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